Il Globe Theatre fu il teatro di Londra dove recitò la compagnia di William Shakespeare.
Il Globe Theatre originale, costruito nel 1599 dalla compagnia teatrale a cui Shakespeare apparteneva, i Lord Chamberlain’s Men, fu distrutto da un incendio il 29 giugno 1613; il teatro fu ricostruito entro il mese di giugno 1614, chiuso con un’ordinanza nel 1642 e demolito nel 1644. Una ricostruzione moderna, chiamata Shakespeare Globe, è stata inaugurata nel 1997.
Il Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, dove verranno riproposte le tragedie e le commedie elisabettiane, è uno spazio che, grazie alle particolari caratteristiche architettoniche ed all’essenzialità delle scene, permetterà un rapporto catartico con le opere del teatro rinascimentale inglese, nella suggestiva cornice di Villa Borghese.
La struttura fu costruita nel 2003, in tre mesi di lavori, all’interno dei giardini di Villa Borghese, che in quell’anno festeggiava i 100 anni come parco cittadino. La struttura fu realizzata dal comune di Roma sulla base di un’idea iniziale di Gigi Proietti e grazie ai finanziamenti della Fondazione Silvano Toti, associazione creata dalla famiglia Toti in memoria del mecenate e imprenditore Silvano Toti.
Il teatro è stato inaugurato, nel 2003, con lo spettacolo Romeo e Giulietta diretto da Gigi Proietti. L’attore romano è stato direttore artistico del teatro per 17 anni, dalla sua inaugurazione fino alla sua scomparsa, nel 2020.
Il 3 novembre 2020, la sindaca di Roma Virginia Raggi e la Fondazione Silvano Toti hanno dichiarato di voler intitolare il teatro a Gigi Proietti, scomparso il giorno precedente.
Nel 2020 è stato inaugurato l’Archivio “Gigi Proietti Globe Theatre”, nato dalla collaborazione fra la Politeama Srl, che detiene la gestione artistica esclusiva del teatro, e il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università Roma Tre.
Da questa estate, infatti, ci sarà una novità: c’è in programma la rassegna Tutta scena – Il teatro in camera. Si tratta di una rassegna teatrale targata Loft Produzioni che vedrà anche la partecipazione di Andrea Scanzi e Marco Travaglio in due serate. Il primo lunedì 12 luglio si cimenterà in uno spettacolo prettamente politico con I casi Matteo. Un ritratto velenoso di Matteo Renzi e Matteo Salvini tra antropologia e politica. Il direttore del Fatto Quotidiano si esibirà il giorno dopo – martedì 13 – con un altro testo politico: un’ossessione di Travaglio trasformato in spettacolo, ovvero Conticidio. Tratto dal suo ultimo libro I segreti del Conticidio.
Le ossessioni politiche dei due giornalisti elevate a drammi nazionali e comizi politici.