Virginia Raggi volta le spalle a Giuseppe Conte e va su Rousseau. Mentre è in corso la battaglia legale tra il M5s e Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau, la sindaca di Roma, ricandidata alle elezioni di ottobre, ha avviato sulla piattaforma il “percorso partecipato” per la stesura del programma per la prossima consiliatura.
Il progetto di Conte – che potrebbe prevedere anche la rifondazione di un nuovo Movimento – si scontra con un cavillo tecnico. Se anche l’ex premier rifacesse il partito da zero, come spiegato dal Fatto Quotidiano, non si può scongiurare il rischio che Casaleggio possa continuare a usare il nome del Movimento stesso. Fu lui, infatti, ad andare – insieme a Luigi Di Maio – a depositare dal notaio gli atti dell’attuale associazione. “Lui, come Grillo e Di Maio, può vantare diritti sul simbolo”, fanno sapere i 5Stelle.
Si tratta di un rischio enorme. Ecco perché l’obiettivo dell’avvocato è quello di togliere a Casaleggio ogni paternità sul movimento fondato dal padre, Gianroberto. “Casaleggio per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare. Su questo c’è poco da scherzare perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali”, ha spiegato Conte a Repubblica.
La politica è fatta non con “i ricorsi in tribunale” ma con “il consenso delle persone”. E ora, secondo Luigi Di Maio, “c’è grande consenso su Conte a capo del Movimento. Tanti cittadini gli chiedono di fare questa scelta, non la si impedirà con un ricorso in tribunale”. Per l’ex capo politico del M5s “la storia del Movimento sta andando verso Conte, e io sostengo questo processo”.
Il ministro degli Esteri, parlando a L’Aria che Tira su La7, ha poi aggiunto: “Finalmente diventiamo una forza politica radicata nell’idea di governare, non dell’andare contro. Conte deve iscriversi? Si iscriverà al Movimento di cui proporrà alcune modifiche, lui lo chiama un Neo movimento, è un progetto nuovo”.
Ma come assicurarlo? Seppure l’ex premier Giuseppe Conte lo mettesse per iscritto, con l’aria che tira nel M5s e dopo il pronunciamento del giudice di Cagliari, sarebbe inchiostro simpatico. La stessa Raggi, viene sottolineato, non può ancora fare le liste perché non sa se avrà a disposizione il simbolo, così giocando di anticipo ha creato il comitato ‘Avanti con CoRaggio’ che, alle brutte, oltre alla simbolo della lista civica può diventare il contenitore ufficiale per la candidatura.
A questo si aggiunga l’inaspettato endorsement arrivato da Rousseau che rende plastico il clima da “liberi tutti” che regna nel Movimento: “A Roma i cittadini sono i veri protagonisti della politica capitolina”, e l’Associazione Rousseau, dal Blog delle Stelle, assicura che “saranno loro infatti, insieme all’attuale amministrazione comunale, a scrivere il programma elettorale da sottoporre alla cittadinanza durante le prossime elezioni amministrative di settembre-ottobre 2021”.
Un endorsement che arriva pochi minuti prima le parole di fuoco di Giuseppe Conte proprio su Davide Casaleggio: “Per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare”, avverte Conte: “Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali. Abbiamo predisposto tutto per partire. Siamo pronti. Questa impasse sta solo rallentando il processo costituente, ma certo non lo bloccherà. Verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio. Se Rousseau non vorrà procedere in questa direzione, chiederemo l’intervento del Garante della Privacy e ricorreremo a tutti gli strumenti per contrastare eventuali abusi – continua -. Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento”.