Virginia Raggi sapeva del caso Muraro

Nuova tegola per la giunta di Virginia Raggi dopo le cinque dimissioni, tra cui il capo di gabinetto e l’assessore al bilancio, avvenute giovedì scorso. L’assessore all’ambiente Paola Muraro è indagata dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio e violazioni di norme sull’ambiente. La Procura di Roma ha fatto sapere che l’assessore all’Ambiente era indagata da aprile. Lei ha dichiarato di averlo saputo solo a luglio, ma ancora ieri Di Maio diceva che la Muraro non aveva ricevuto avvisi di garanzia. Paola Muraro risulta, quindi,  indagata da aprile e  del fascicolo aperto sull’assessore all’Ambiente del Comune di Roma sapevano sia la sindaca Virginia Raggi sia il direttorio del M5S. Sono diverse, e tutte dalle conseguenze imprevedibili, le notizie che emergono dall’audizione di Raggi e Muraro in commissione Rifiuti. Un’audizione fiume in cui, al di là della gestione dei rifiuti della Capitale, è la figura di Muraro a finire nel mirino dei componenti. E nella quale Raggi afferma, quasi a sorpresa, che dell’indagine sull’assessore aveva informato i vertici pentastellati. Parole di certo in controtendenza con quanto emerge dal Direttorio, secondo cui del caso Muraro non si era a conoscenza, e che rischiano di portare ad uno scontro frontale tra la prima cittadina di Roma e i vertici del M5S. Direttorio che, sul caos in Campidoglio, da giorni appare andare in ordine sparso a testimonianza del fatto che, come osserva anche qualche pentastellato, a Roma si stia giocando da tempo la grande partita delle correnti interne. Raggi e Muraro sapevano, pertanto,  dell’indagine in corso da mesi sull’assessore all’Ambiente e hanno deciso di tacere sia nei confronti di alcuni membri del Movimento 5Stelle che dell’opinione pubblica.  A questo si può aggiungere  lo sfogo dell’ex capo di gabinetto Raineri, che afferma di essere stata mandata via perché era scomoda e i rapporti sempre più stretti  con lo studio legale Previti-Sammarco,  dal quale proviene la sindaca,  che ha suggerito anche il nome del nuovo assessore al Bilamcio, De Dominicis.  Ancora lo studio Sammarco-Previti, quello dove fece il suo apprendistato una giovanissima Virginia Raggi, incrocia i suoi destini con le scelte dlela nuova sindaca di Roma. Il nuovo assessore al Bilancio, chiamato al posto del dimissionario Minenna, è un nuovo frutto del famoso studio legale.   L’avvocato Sammarco aveva voluto essere presente anche alla cerimonia di insediamento della Raggi in Campidoglio, e ora lo ritroviamo nel ruolo di suggeritore dell’assessore De Dominicis. Lo ammette la stessa new entry, in un’intervista a Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera.  ‘Qual è la libertà del sindaco eletto? Qual è il ruolo dello studio Sammarco?,  si chiede Roberto Giachetti,  vicepresidente della Camera.  Il nuovo assessore al Bilancio  dice che la scelta sul suo nome è avvenuta grazie allo studio Sammarco.  La notizia che Paola Muraro è indagata arriva a sole 24 ore dalla convocazione della Muraro in commissione Ecomafie dove è fissata per oggi una audizione assieme al sindaco Raggi. Il nome della Muraro, che per 12 anni è stata consulente dell’Ama,  nelle scorse settimane era già stato accostato alle inchiesta che la Procura capitolina aveva avviato e in particolare quella sul tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà di Manlio Cerroni. Il nome della Muraro compare anche in una serie di intercettazioni, ritenute all’epoca dagli inquirenti non penalmente rilevanti, dell’inchiesta su Mafia Capitale. Dialoghi in cui compaiono anche imputati eccellenti del maxiprocesso: il ras delle coop romane, Salvatore Buzzi, e l’ex ad di Ama, Franco Panzironi.
 Le intercettazioni saranno ora acquisite dalla Procura e finiranno nel filone delle indagini sullo smaltimento dei rifiuti a Roma. Intanto, come dicevamo, al posto del dimissionario Minenna, arriva in tutta fretta il nuovo assessore al Bilancio che sarà, come detto, Raffaele De Dominicis   che prende il posto del dimissionario Marcello Minenna. De Dominicis è un magistrato ed è stato procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio. In passato si è occupato anche della vicenda Metro C. ed è andato in pensione a giugno dopo una lunga carriera giuridica. Prima nell’amministrazione civile dell’Interno, poi dal 1985 nella magistratura contabile. Si è occupato di controlli preventivi di legittimità sugli atti e di Sace, società pubblica per i servizi assicurativi del commercio estero, predisponendo cinque relazioni al Parlamento. È autore di pubblicazioni e saggi giuridici. È stato, tra l’altro, assistente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso la facoltà di Economia dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Non avrà comunque tutti i poteri che facevano di Minenna, di fatto, un super-assessore.

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