Il 2012 sarà un anno di recessione con una caduta del Pil dell’1,5% ma “bisogna guardare avanti” per tornare a un’espansione del reddito nel prossimo anno. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo al Forex di Parma traccia un futuro a tinte fosche e, rivolgendosi alle banche, chiede loro di non contrarre il credito a famiglie ed imprese anche per non vanificare il lavoro fatto dal governo Monti. “La politica economica in Italia ha compiuto in questi mesi progressi prima ritenuti impensabili in direzione della sostenibilità finanziaria, ad esempio sul fronte del sistema pensionistico”, dice Visco riconoscendo l’efficacia dell’azione del governo Monti.
Banche. I prestiti alle imprese si sono contratti di 20 miliardi, una entità molto elevata nel confronto storico. I finanziamenti alle famiglie invece “sono solo leggermente calati”, sottolinea il governatore ma le banche dovranno “dimostrare di saper svolgere bene la loro funzione”. Per Visco “é cruciale che l’economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con sé anche” le stesse banche. Un ulteriore “ragionevole, irrobustimento della dotazione di capitale è alla portata del sistema bancario” italiano e quindi deve continuare “il processo di rafforzamento patrimoniale”. La Banca d’Italia sta per fornire alle banche “indicazioni volte a orientare le scelte” su politiche dei dividendi e remunerazione dei manager che dovranno tenere conto delle necessità degli istituti di credito di rafforzare il capitale. Un ruolo importante sarà svolto anche dalla Bce e le banche dell’Eurosistema continueranno “a garantire il proprio sostegno alla liquidità e all’attività di prestito delle banche” ma, è il monito del numero uno di Bankitalia, le politiche nazionali devono continuare a “essere orientate alla stabilità e alla crescita”.
Cose da fare. “Progressi altrettanto coraggiosi sono attesi su altri fronti, decisivi, su cui il governo è già impegnato”, prosegue il numero uno di Via Nazionale nel suo intervento. “L’efficienza del sistema tributario e la lotta all’evasione fiscale; la sistematica rivisitazione di tutte le voci della spesa pubblica, alla ricerca di ridondanze e risparmi; la razionalizzazione di norme, istituzioni e prassi che tengono imbrigliate le energie del Paese, comprimono la competitività delle imprese, mortificano le attese dei più giovani”, sono i capitoli su cui agire.
Mercati internazionali. Il governatore di Banca d’Italia sottolinea che le tensioni nei mercati finanziari internazionali ‘restano alte’. La difficoltà di risoluzione della crisi della Grecia, “evidente anche negli ultimi giorni, trasmette impulsi di turbolenza all’intero mercato europeo”. E “le inquietudini degli investitori sui titoli di Stato italianisono oggi attenuate rispetto ai momenti peggiori, ma non sono dissipate”.
“L’attenzione dei mercati – continua Visco – è puntata sulla capacità del nostro paese di portare avanti con decisione il risanamento della finanza pubblica e al contempo di stimolare con riforme strutturali il potenziale di crescita dell’economia. La strada è stata intrapresa con chiarezza d’intenti; l’opinione pubblica internazionale lo riconosce; va percorsa con perseveranza e decisione”, sottolinea il governatore della Banca d’Italia.