In Italia sul terreno delle riforme, della finanza pubblica con la riduzione decisa del debito, e delle banche “servono passi avanti, non retromarce”. Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle ultime Considerazioni Finali del suo primo mandato nota come l’Italia abbia risposto con fatica ai grandi cambiamenti in atto che hanno trasformato lo scenario economico mondiale. “L’esigenza di superare la crisi ha sollecitato, sollecita ancora, uno sforzo eccezionale”. Visco indica la strada da seguire: “rimuovere i vincoli all’attivita’ di impresa, incoraggiare la concorrenza, stimolare l’innovazione”.
L’Italia, aggiunge Visco, “deve approfittare del consolidamento della ripresa per accelerare in necessario aggiustamento, strutturale, dei conti pubblici; l’elevato debito e’ un fattore di vulnerabilita’ grave, condiziona la vita economica del Paese”. Secondo Visco, “un programma di riduzione del debito pubblico credibile puo’ rafforzarsi da se’: si puo’ innescare un circolo virtuoso simile a quello che ci consenti’ di aderire all’euro”. Il Governatore Visco, che apre le Considerazioni Finali ricordando la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, osserva che con l’accelerazione della riduzione del debito pubblico “non potremmo rendere un tributo migliore alla memoria di Ciampi, che quel programma di adesione all’euro defini’ e mise in atto”.