La relazione annuale di Bankitalia è stata tenuta stamani da Ignazio Visco.
“Il Paese, l’Europa, il mondo intero condividono ansia e difficoltà nell’affrontare una sfida straordinaria. La repentina diffusione del nuovo coronavirus, oltre a minacciare gravemente la salute della popolazione e a mettere sotto estrema pressione i sistemi sanitari, ha sconvolto le nostre abitudini di vita, i processi di lavoro, il funzionamento delle scuole e delle università; l’impatto sul sistema economico-finanziario sarà di proporzioni molto ampie e profonde“. Così il governatore della banca centrale nazionale.
“Nell’ambito delle proprie funzioni e di concerto con le altre istituzioni nazionali, la Banca d’Italia ha intrapreso le azioni necessarie per contenere le ricadute economiche della pandemia. Avendo come priorità assoluta la salute di tutto il personale, continuiamo a garantire la fornitura dei servizi essenziali alla collettività. Il futuro prossimo sarà fortemente condizionato dal modo in cui l’Italia e l’Europa sapranno affrontare l’emergenza, prima di tutto sul piano sanitario, poi su quello economico-finanziario“.
La Banca d’Italia – nel frattempo – ha messo a segno un balzo dell’utile netto nel 2019 a 8,2 miliardi di euro contro i 6,2 miliardi del 2018. Così come l’anno precedente l’aumento dell’utile è dovuto alla crescita degli acquisti previsti nell’ambito delle operazioni di Qe programmate con la Banca Centrale Europea. La Banca d’Italia ha ‘girato’ allo Stato 8,9 miliardi di euro fra utile residuo per lo Stato (7,867 miliardi) e imposte di competenza (1.009 milioni). E’ quanto si legge nel bilancio 2019 dell’istituto centrale, che ha chiuso con un balzo dell’utile a 8,2 miliardi di euro grazie alla crescita del quantitative easing.