Visco, debito pubblico: in futuro nuovi record

Dopo l’allarme lanciato ieri da Bankitalia in merito alla cifra record raggiunta dal debito pubblico italiano(quasi due miliardi di euro), oggi  Ignazio Visco è tornato sul tema.  “Ieri abbiamo avuto un nuovo record del debito: è aritmetica, finché  c’è il disavanzo, il debito aumenta, non c’è niente da fare”.  “Avremo molti record davanti a noi, ha aggiunto Visco, ma  finché non si raggiunge l’equilibrio di bilancio non solo in termini strutturali, ma assoluti”.

La riduzione del peso del debito pubblico, ha spiegato il governatore della Banca d'Italia,  intervenendo alla presentazione del rapporto ‘Doing Business 2013’ della Banca Mondiale, “discende principalmente dall’aumento dell’attività  economica, che oltre ad accrescere le risorse su cui contare per sostenere il debito, consente di ridurre lo squilibrio tra entrate e spese pubbliche. Queste ultime vanno certamente contenute, ma il pieno riequilibrio dei conti pubblici richiede anche di agire dal lato delle entrate: certo con la lotta all'evasione, ma anche e soprattutto con la crescita economica. In ogni caso – ha concluso Visco – solo quando si riuscirà ad annullare il deficit di bilancio si potrà avere una riduzione in termini assoluti del debito pubblico”.

Molte le difficoltà  del sistema produttivo italiano elencate dal governatore, dal sistema amministrativo inefficiente alla giustizia civile poco efficace: per questo “negli ultimi due anni è stato avviato un vasto programma di riforme, che ha toccato alcuni di questi aspetti, con diversa intensità ed efficacia. Molto è stato fatto, ma molto resta da fare”. Anche perché, ha osservato Visco, “la maggior parte delle riforme realizzate nell’anno non incidono (ancora) direttamente sugli indicatori, o per costruzione o perché l’attuazione delle misure non è  ancora avanzata”.

La crisi finanziaria e quella economica “non sono indipendenti, né discendono solo dai nostri ritardi e dalle nostre insufficienze, e le vie di uscita non sono semplici né indolori”. Lo ha dichiarato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui comunque occorre rispondere e la risposta, a livello nazionale, non può che passare attraverso il controllo dei conti pubblici e una risposta decisa ai problemi strutturali del nostro paese”.

"Viviamo un periodo molto difficile, tra l'incudine della crisi finanziaria e il martello della crisi economica”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, alla presentazione del rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale. “La prima – ha aggiunto – discende e si riflette nel livello e nel costo del debito pubblico, la seconda nella riduzione dei redditi e delle occasioni di lavoro: è quindi necessario rimuovere vincoli che frenano la capacità di generare risorse e redditi”.

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