Vitalizi, sì a proposta Pd. Bagarre M5s dentro e fuori la Camera

Bagarre sui vitalizi dentro e fuori la Camera. A protestare è il Movimento 5 Stelle, che in Aula costringe alla sospensione della diretta Rai (prima volta nella storia) del question time e davanti a Montecitorio organizza una protesta dei suoi sostenitori con cartelli e striscioni.

‘Sono scioccato. La nostra proposta è stata bocciata e abbiamo presentato un emendamento alla proposta Pd della Fedeli che richiama la proposta Richetti, emendamento giudicato inammissibile. Siamo alla follia’, ha commentato Luigi Di Maio uscendo dall’ufficio: ‘Si tengono il privilegio’,  prima di tenere un comizio improvvisato in piazza Montecitorio. Durante la discussione alcuni parlamentari M5s hanno protestato fuori dalla stanza, provando anche a fare irruzione al grido di ‘vergogna, vergogna’, e altri hanno interrotto il question time in corso in aula,  con i ministri Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Carlo Calenda,  esponendo cartelli di protesta con la scritta #sitengonoilprivilegio.

I deputati pentastellati si sono scagliati contro la decisione dell’Ufficio di presidenza di dare il via libera ad una proposta del Pd sui vitalizi e di respingere invece la loro. Una decisione che secondo i 5 Stelle è una vergogna perché mantiene un privilegio.

La deputata dem Marina Sereni, che ha presentato la nuova proposta, invece sostiene che il contributo straordinario di solidarietà per 3 anni che è stato deliberato è un elemento di equità e di perequazione tra vecchio e nuovo sistema, fatto che produce nel bilancio della Camera un risparmio effettivo di circa 2,4 milioni l’anno.

La proposta di delibera presentata dai grillini era relativa al sistema pensionistico dei deputati, a partire da quelli della attuale legislatura, e mirava ad applicare ai parlamentari la legge Fornero.

La protesta si è poi  trasferita in piazza con  circa 200 sostenitori dei 5 Stelle  davanti a Montecitorio e Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista sono andati a dire la loro.

Ferma la reazione della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha parlato di ‘metodi inaccettabili’. Immediata però anche la replica, giunta direttamente dal blog di Grillo che l’ha invitata a ‘chiedere scusa in ginocchio per questo sopruso.

La vicenda non è comunque conclusa perchè il prossimo 30 marzo l’ufficio di presidenza della Camera esaminerà gli episodi di cui si sono resi protagonisti i pentastellati.

La proposta Pd prevede, come detto, un  contributo di solidarietà per tre anni, dal 10 al 40%” a partire dall’1 maggio a carico degli ex deputati titolari dell’assegno. Il contributo sarà del 10% per i vitalizi da 70mila a 80mila euro, del 20% da 80mila a 90mila euro, del 30% da 90mila a 100 mila euro e del 40% per quelli superiori ai 100mila euro annui.

La proposta, è stato spiegato da fonti parlamentari, porterebbe a regime ad un risparmio di 2,5 milioni l’anno per le casse di Montecitorio. La delibera che l’M5s ha presentato a febbraio, dopo che Il ‘Fatto Quotidiano’ ha lanciato la petizione ‘Vitalizi, poniamo fine al privilegio’, punta invece all’equiparazione delle pensioni parlamentari a quelle dei normali cittadini, pur non intervenendo sui vitalizi in essere perché per farlo servirebbe un voto parlamentare e non basterebbe una modifica del regolamento.

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