Pd in panne e sinistra al palo su contenuti, forma e comunicazione: per il giornalista di lungo corso, Vittorio Feltri, la crisi è in corso da tempo, ma è esplosa in tutto il suo fulgore con Elly Schlein che è l’ultima portabandiera della crisi.
Una crisi in corso da tempo, certo, ma che la neo segretaria ha contribuito a slatentizzare a fronte di un’emorragia inarrestabile di consensi elettorali. Un calo progressivo e continuo, testimoniato dai sondaggisti di settimana in settimana. E tra fronde partitiche e striscianti lotte intestine al Nazareno. Al netto di un progetto sul campo largo mai decollato, e naufragato ancora una settimana fa in Molise, dopo aperitivi e prove tecniche di coalizione tra Conte, Schlein e Fratoianni. Cocktail andati di traverso alla triplice alleanza mai formatasi. Una fusione a freddo miseramente respinta al mittente dalle urne ancora una volta: la sesta consecutiva.
Vittorio Feltri spiega emblematicamente che, per esempio, nel caso dell’intervista rilasciata a Vogue in cui la Schlein parla della sua armocromista: ‘il problema non erano i colori, ma tutte le altre risposte che erano molto vaghe’.
Vittorio Feltri in una riflessione su Libero amplia lo spettro della crisi e lo estende alla crisi di un mondo a corto di idee e follemente attaccato a un politically correct ormai ‘esasperato’, che non soltanto ci ha peggiorati, rendendoci più ipocriti e conformisti, ma altresì ha complicato le nostre esistenze, facendoci terribilmente polemici e inclini a scandalizzarci per un nonnulla, quindi fondamentalmente mediocri. Il politicamente corretto è divenuto rapidamente, senza che neppure ce ne accorgessimo, uno strumento per limitare la libertà di pensiero. Quindi, anche di parola e di espressione. Un appiattimento e una repressione implicita del pensiero rispetto al quale Feltri sottolinea che ‘la correttezza politica soffochi il nostro diritto di parlare liberamente, mentre avrebbe dovuto garantire inclusività. Invece sta garantendo esclusione. Elly Schlein, elegante e trasandata come si addice a una autentica radical-chic, che fa di tutto per risultare povera, confusa, impreparata, inconsistente, vaga. A tratti frivola, come quando ci spiega l’importanza dell’armocromia per abbinare il colore della camicia al tono dell’incarnato. Più portata a sfilare nei cortei che ad avanzare proposte, iniziative, soluzioni. Non a caso il Pd è in piena crisi, era in crisi anche prima dell’avvento di Schlein, mica è tutta colpa di quest’ultima. Soltanto che ora sta addirittura peggio…