Il settantottenne Vittorio Feltri – con l’arrivo di Alessandro Sallusti alla direzione – non lascerà Libero, il quotidiano che fondò ventuno anni fa…E lui stesso a smentire le voci di queste ore in un’intervista al Corriere della Sera. Lei è in scadenza, gli chiede Francesco Battistini. “Non è vero. Sto andando in redazione a scrivere. I titoli non li faccio più io, certo, anche se forse li farei meglio”. Com’è la convivenza con Sallusti? Ci fu il caso Boffo, quella velina avvelenata sul direttore di Avvenire… “Le nostre ruggini sono d’epoca antidiluviana. Il caso Boffo mi danneggiò, è vero, ma il risultato ora è che Boffo è sparito e io sono ancora qui a ispirare articoli fantasiosi su di me. L’editore, l’ho obbligato io a prendere Sallusti. Marina Berlusconi – ha aggiunto Feltri – è incavolata nera per il deficit del Giornale, ma tutti noi siamo nei guai. Il mercato e i social hanno affondato la carta stampata e sopravviviamo perché ci comprano i vecchi. Purtroppo, il Covid ce ne ha ammazzati tanti”. Se la cacciassero scriverebbe, chessò, per Travaglio? “Lo stimo. Sono anche amico di Padellaro. Ma i 5Stelle mi stanno sulle palle”. La tv? “Vado solo da Giordano perché l’ho assunto io e m’è simpatico. O da Myrta Merlino – ha concluso – che conosco da una vita”.
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