“L’incendio non è irreparabile, non dobbiamo essere troppo tristi”: Notre Dame brucia e Vittorio Sgarbi dice la sua. Il critico d’arte – intervenuto nel corso del TG1 delle ore 20 per commentare a caldo i danni subiti dalla cattedrale a causa dell’incendio divampato nel pomeriggio del 15 aprile – ha voluto smorzare le preoccupazioni per le sorti del monumento architettonico.
“L’incendio della cattedrale di Notre Dame è preoccupante, ma dobbiamo stare attenti quando parliamo dei suoi danni. Parigi ha vissuto la rivoluzione francese e, nel corso di questo periodo, la cattedrale è andata completamente distrutta una prima volta”, ha affermato Sgarbi.
Il critico d’arte ha proseguito ricordando parlato dei danni riportati dal tetto della cattedrale: “La ricostruzione è recente, ottocentesca. La guglia che è crollata è una guglia moderna, in stile neogotico. Nulla che non sia riparabile. Nella parte superiore della chiesa ci sono delle opere che, se si trovassero all’interno di un museo, non guarderemmo nemmeno. Ripeto, il danno è grave, ma non dobbiamo essere troppo tristi per quello che è accaduto”.
Vittorio Sgarbi ha poi fatto un paragone tra i danni riportati da Notre Dame a causa dell’incendio e quelli che si verificano e si sono verificati in Italia a causa di eventi naturali, come i terremoti. Il critico ha sottolineato come, anche in quei casi, una ricostruzione sia sempre possibile.
Vittorio Sgarbi ha ribadito la sua opinione nel corso del programma Quarta Repubblica su Rete 4, scontrandosi con lo psichiatra Alessandro Meluzzi. Il critico d’arte ha detto: “Le cose irreparabili sono quelle dove perdi delle opere centrali per la cultura dell’Occidente. Lì non c’è nulla, le vetrate sono state finite nel 1967 e sono opere triviali di nessuna importanza e se dovremo ricostruire ricostruiremo”.