Come noto, c’è aria di tempesta al ministero della Cultura dove il ministro Gennaro Sangiuliano ha categoricamente preso le distanze dal sottosegretario Vittorio Sgarbi, dopo le proteste di alcuni dipendenti del MAXXI. I lavoratori sono insorti non appena Repubblica ha diffuso un intervento del critico d’arte espresso durante una serata con Morgan.
Sulla vicenda, è intervenuto anche il presidente del museo Alessandro Giuli che si è scusato con i dipendenti, affermando di condividere il loro disagio. Il Partito Democratico, invece, ha fatto sentire la sua voce invocando l’intervento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le Istituzioni”, ha scritto il ministro Sangiuliano.
Tutto ineccepibilmente vero, come è vero che Vittorio Sgarbi è sempre pronto al turpiloquio e alla lite, come capitò, qualche tempo fa anche con Morgan. Ma Vittorio Sgarbi è sempre pronto a mettere i puntini sulle i quando questo è necessario: «In questi giorni convulsi, di polemiche e di critiche, al di là delle mie responsabilità d’incontinenza verbale, voglio ribadire che sono andato al Maxxi per uno spettacolo di e con Morgan, che prevedeva l’esecuzione di sue canzoni, tanto da essere indicato in cartellone con inequivocabile rilievo. Lo ribadisco perché a personaggi di buona ma non eccelsa qualità, come Fiorello e Amadeus, non si può consentire di irridere non me, che ho l’esperienza e la forza per difendermi, ma Morgan stesso, uomo dai trascorsi familiari tormentati, ma spirito nobile e grande musicista».
Tra le reazioni sono arrivate infatti quella di Amadeus e poi di Fiorello. E Sgarbi ha insistito nel sottolineare le capacità di Morgan: «La sua conoscenza e competenza musicale è indiscutibilmente superiore a quella di Amadeus, buon presentatore, come Gabriella Carlucci, ma non è un grande musicista, e di Fiorello, buon comico e cantante dilettante, a cui non si può consentire, per mia colpa, di dire, con sufficienza: “Faccia Morgan il direttore artistico”, come se questa eventualità fosse una stranezza. Morgan ha tutti i titoli. E per talento, sensibilità e cultura ha certamente più titolo e merito, per scegliere le canzoni di Sanremo, di Amadeus e Fiorello. Verrà il momento che Amadeus sarà chiamato a spiegare opere d’arte, e Fiorello dirà che ha più competenza di me. Nessuna polemica con Amadeus, ma il tentativo di affermare le capacità e le qualità di Morgan, musicista e poeta».