Spettacoli teatrali e canali social per sensibilizzare i giovani sull’Hiv. È quanto prevede la campagna ‘HImoVie’, un progetto ideato da ‘Arcobaleno Aids’ e realizzato in collaborazione con Anlaids Lazio e Lombardia grazie al contributo non condizionato di Gilead. L’iniziativa prevede la messa in scena da parte della compagnia ‘Teatrosequenza’, di una pièce teatrale destinata ai ragazzi e ispirata al testo ‘Vivere la sieropositività’, il racconto di venti ragazzi sieropositivi dalla nascita perché hanno contratto il virus dalla madre. ‘Teatrosequenza’ nasce a Torino da un gruppo di professionisti che hanno maturato e consolidato la loro esperienza in differenti settori dello spettacolo (prosa, cabaret, improvvisazione teatrale, musica classica, animazione). L’obiettivo è di approfondire lo studio e l’utilizzo delle diverse discipline, sia nella loro individualità, sia combinando insieme gli aspetti caratteristici di ciascuna, creando così nuove forme espressive di teatro, a testimonianza di come realtà tra loro apparentemente indipendenti possano dar vita a inedite formule recitative e di spettacolo. Se la domanda ‘Chi sono io?’ è centrale in adolescenza, per i giovani sieropositivi tale domanda diventa una sfida ancora più impegnativa. Non è difficile intuire come questa condizione ponga una serie di difficoltà rispetto all’autodefinizione, agli aspetti relazionali e sociali, e in termini di capacità di rappresentarsi nel futuro. Stigma e segreti rischiano di diventare tratti caratterizzanti la vita di questi ragazzi, minando alla base la possibilità di vivere relazioni autentiche e soddisfacenti. Ancora più che nelle abituali e difficili relazioni quotidiane, i ragazzi sieropositivi avvertono il fisiologico bisogno di ambiti, protetti ma non etichettanti, in cui essere se stessi dando forma alla relazione in un contesto di fiducia. Lo spettacolo raccoglie la lettura interpretativa delle storie di vita di venti giovani HIV positivi, da parte di vari professionisti, medici, psicologi, sessuologi ed antropologi, affrontando sulla scena un tema inedito. Inoltre in questa edizione del progetto ‘HImoVie’ c’è la realizzazione di tre canali social pensati per parlare ai ragazzi dei temi propri della malattia e dei suoi principali aspetti utilizzando non solo il linguaggio a loro più comprensibile ma veicolando un’informazione corretta attraverso quei media che oggi rappresentano il principale strumento d’interazione tra le nuove generazioni. Facebook, Youtube, Instagram e un sito dedicato (www.himovie-informa.it) rappresentano quindi i canali attraverso cui HImoVie sotto forma di video, da qui il nome del progetto, comunicherà agli adolescenti invitandoli a partecipare con la propria classe, e a nome della scuola di appartenenza, ad un concorso realizzando e producendo video ed elaborati legati ai temi della prevenzione, della malattia e dei riflessi che questa può avere sulla quotidianità di ciascuno. Oggi più che mai, afferma Massimo Ghenzer, Presidente di Anlaids Lazio, è importante informare e tutelare particolarmente i nostri giovani sui comportamenti corretti da adottare per evitare l’infezione da Hiv e ancora di più farlo in sinergia con altre Associazioni che perseguono gli stessi obiettivi.
Moreno Manzi