La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha parlato al telefono con l’Ad di AstraZeneca Pascal Claude Roland Soriot ricordando che l’Ue si attende “una consegna nei tempi previsti” dei vaccini contro il Covid. Anche la commissaria alla salute Stella Kyriakides ha scritto all’azienda ieri.
“Non cambieremo gli obiettivi” di copertura vaccinale dell’80% della popolazione vulnerabile e del personale medico entro marzo e del 70% della popolazione entro l’estate. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, rispondendo alle domande dei giornalisti sui ritardi annunciati da Pfizer e AstraZeneca. “Se ogni volta che emerge un problema cambiamo il nostro obiettivo, perdiamo la prevedibilità e la chiarezza per tutte le parti coinvolte in questo processo”, ha sottolineato Mamer, aggiungendo che “gli obiettivi” stabiliti dall’Ue “sono ambiziosi” e Bruxelles intende “trovare soluzioni ai problemi” emersi.
L’Ue si aspetta che AstraZeneca “esplori tutte le flessibilità in termini di capacità produttiva, per onorare gli impegni e consegnare le dosi di vaccino richieste il prima possibile”, ha specificato il portavoce Eric Mamer a proposito della telefonata tra la presidente dell’Esecutivo Ue Ursula von der Leyen e l’Ad di AstraZeneca Pascal Claude Roland Soriot. Sulla possibilità che, per superare i problemi di capacità produttiva, i vaccini possano essere prodotti in impianti di altre aziende, “si tratta di politica delle compagnie – ha risposto Mamer – nel senso che sta a loro decidere se farlo o meno”.
La Commissione europea sta lavorando per istituire un registro di trasferimenti dei vaccini fuori dall’Ue, per capire se le case produttrici stiano consegnando i vaccini destinati ai Paesi dell’Unione altrove. Si apprende da fonti Ue. Bruxelles conta di mettere in campo il registro, chiamato ‘schema di trasparenza’, in una settimana circa.