Un voto plebiscitario che rappresenta la base per arrivare a fine legislatura. Luigi Di Maio, non si sa ancora per quanto vero capo politico del M5S, esulta dopo il voto di Rousseau e sottolinea con forza la bontà della democrazia diretta che si esprime attraverso il voto online. Un voto che per ora ha salvato lo scranno a tanti parlamentari della nuova maggioranza gialloverde che in tanti avrebbero perso quel ‘posto al sole’ in caso di elezioni anticipate. Ma ora si deve raccontare una nuova pagina di una storia politica tutta ancora da scrivere e immaginare. Nel M5S ha vinto Beppe Grillo, obbligato a prendere in mano le redini del Movimento per evitarne la disfatta elettorale, ma la faccia la mette un Luigi Di Maio, uscito da questa irragionevole crisi estiva, molto ma molto ridimensionato ed obbligato a mangiare bocconi amari. “La stragrande maggioranza si è espressa per il sì alla nascita del nuovo governo con presidente del consiglio Giuseppe Conte e con una coalizione in cui il M5S sarà la forza di maggioranza”. E’ stato un “voto plebiscitario, l’80 per cento ha votato per il sì” e “credo che dobbiamo essere molto orgogliosi: tutto il mondo ha aspettato la pronuncia di questi 80mila cittadini che si sono espressi” sul governo, dice Di Maio in conferenza stampa annunciando il voto bulgaro al sì ad un governo Conte bis.
“I 20 punti sono entrati tutti nel programma del governo che sta nascendo – dichiara – C’è anche il taglio dei parlamentari che si deve fare nel primo calendario utile della Camera: mancano due ore di lavoro e tagliamo 345 parlamentari della Repubblica. E’ una riforma storica, non si è mai fatta”.
“E’ un governo che sta per nascere grazie a un voto che viene dagli iscritti del M5S, sono orgoglioso che anche un cittadino lontano 700, 800, 900 chilometri da Roma o dall’altra parte del mondo, siccome è iscritto al Movimento ha potuto incidere nelle scelte politiche di questo paese”, rimarca Di Maio. “Il programma di governo è terminato e adesso si passa all’ultimo miglio: la squadra di governo, una squadra che deve lavorare per migliorare la vita degli italiani”, promette l’attuale capo politico del M5S.
“Non sarà un governo di destra o di sinistra ma un governo che deve fare le cose giuste. La composizione della squadra di governo vede precisi ruoli, nel presidente del Consiglio dei ministri e nel Presidente della Repubblica. Io chiedo pieno rispetto per i ruoli costituzionali di chi dovrà individuare i ministri” aggiunge. Ma i ministri gli sceglieranno Pd e M5S e da quello che si sussurra nei palazzi sembra non essere, anche in questo caso, di fronte ad un esecutivo di svolta rispetto al passato.