Via libera dal consiglio dei ministri all’abolizione dei voucher. ‘Useremo le prossime settimane per rispondere ad una esigenza che certamente l’eliminazione dei voucher non risolve, per una regolazione seria del lavoro saltuario e occasionale’, ha detto il premier Paolo Gentiloni, al termine del Cdm: ‘Abbiamo abrogato le norme su voucher e appalti nella consapevolezza che l’Italia non aveva certo bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi e nella consapevolezza che la decisione è coerente con l’orientamento che è maturato nelle ultime settimane in Parlamento’.
LA DIRETTA DA PALAZZO CHIGI
Lo strumento dei voucher si era deteriorato e non era uno strumento attraverso il quale, se non per situazione molto specifiche, si poteva dare una risposta efficiente e moderna. Avevamo la risposta sbagliata ad un esigenza giusta e all’esigenza ora ci rivolgeremo con un confronto già nelle prossime settimane con le parti sociali e il Parlamento, ha proseguito il presidente del consiglio.
Proprio sulla pressione del sindacato e delle prossime urne, il governo si è mosso verso la soluzione più drastica: dopo aver esplorato la via di strette e correttivi, l’eliminazione totale dei buoni. La soppressione partirà operativamente dal 1 gennaio 2018 per consentire l’esaurimento dei voucher già acquistati. Il governo ha inserito nel testo anche le nuove norme sugli appalti per recuperare il principio di solidarietà tra committente e appaltatore, in modo da disinnescare anche il secondo quesito referendario che era stato posto dalla Cgil.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti afferma: ‘Non c’era in atto nessua gara con la Cgil, anzi, ora serve una riflessione con i sindacati sul lavoro occasionale’ . A chi chiedeva se si possa tornare alle forme del passato di lavoro occasionale (para-subordinati e simili), il ministro ha risposto che non guardiamo a quelle esperienze, ma fare tesoro di quello che succede nel resto d’Europa. Il ministro ha ammesso che c’è il rischio di avere un po’ di nero in più, ma le imprese devono operare secondo la legge e regolare i loro rapporti di lavoro secondo i contratti.
Alla soddisfazione della Cgil fa però da contraltare il rammarico di altri parti sociali e politiche. ‘Con la cancellazione dei voucher perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari’, dice la Coldiretti. In linea la Cia, che parla di soluzione deludente che provocherà delle conseguenze negative, in particolare per le realtà produttive meno strutturate e con più difficoltà a gestire la programmazione di attività stagionali che richiedono flessibilità.
Per il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, si spiana la strada ad un ritorno al sommerso: ‘La scelta che si va profilando relativa alla completa abolizione dei voucher dà un segnale evidente di come la politica non sia in grado di stare al passo con il lavoro che cambia, ma faccia prevalere scelte tattiche e di convenienza di parte’.
Carmelo Barbagallo della Uil sottolinea che ora serve un accordo sul lavoro occasionale: ‘La scelta di abolire i voucher risolve il problema principale: noi stessi avevamo chiesto una radicale trasformazione del loro uso si creano però scompensi per alcune attività eccezionali e occasionali che vedono impegnati gli studenti, i pensionati, i disoccupati di lungo corso’.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha detto che i voucher già acquistati potranno essere usati fino al prossimo 31 dicembre.
Cocis