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ROMA. L’obiettivo della Volkswager è ora quello di “riconquistare la fiducia dei consumatori”. E’ una situazione “molto sfidante” afferma Rupert Stadler, numero uno di Audi, promettendo in Italia investiti da “1,4 miliardi di euro entro il 2019”. Insieme “ai 14 mila dipendenti che abbiamo in Italia vogliamo costruire il futuro della mobilità individuale”, ha poi aggiunto. Intanto però il ministro dei trasporti italiani, Graziano Delrio, sta valutando una class action contro il gruppo tedesco. “Se siamo stati ingannati o truffati è giusto che ci sia un riscontro o risarcimento, ma le modalità con cui questo può avvenire le valuteremo”, ha detto Delrio a Radio24 rispondendo alla domanda su una ipotetica azione collettiva. Il ministro ha poi sottolineato che non ci sarà “bisogno di bloccare le vendite” delle macchine tedesche perché “si sono già bloccate da sole”. Non ha perso tempo però il Codacons che ha notificato la prima class action italiana contro la Volkswagen. Il formale atto di citazione è stato notificato dinanzi al Tribunale di Venezia, territorialmente competente avendo Volkswagen group Italia Spa sede a Verona. La data dell’udienza, fanno sapere dall’associazione, è il prossimo 11 febbraio 2016, giorno in cui la casa automobilistica risponderà delle richieste risarcitorie avanzate dal Codacons. La strada per la Volkswagen è quindi tutta in salita e sarà difficile riconquistare i consumatori che si sentono traditi e truffati dalla Casa tedesca. Oltre alle azioni legali e alla enorme perdita d’immagine, alcuni analisti stimano che Vw potrebbe trovarsi a far fronte a 5 miliardi di dollari di richieste di danni dalla class action antitrust. L’accusa è di aver cospirato per indurre l’acquisto di auto ‘diesel pulite’ a prezzi elevati che violavano le norme anti-smog.
Alessandro Moschini
