Gli indici a Wall Street hanno terminato la seduta di lunedi’ 16 dicembre in rialzo e su nuovi massimi sulla scia dell’accordo sostanziale tra Washington e Pechino e dopo i dati migliori delle attese sulle vendite al dettaglio (+8%) e sull’attivita’ industriale (+6,2%) in Cina. Nonostante la mancanza di dettagli sull’intesa con Pechino, il rappresentante al Commercio Usa, Robert Lighthizer, ha assicurato domenica che l’accordo e’ stato ‘assolutamente raggiunto’, mentre il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha detto che le parti lo firmeranno a gennaio. Sempre sul fronte macroeconomico, la lettura flash dell’indice Pmi sui servizi e sull’attivita’ manifatturiera in Usa sono risultate pressoche’ in linea alle attese. L’indice Empire State, che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York e’ invece aumentato a 3,5 punti dai 2,9 di novembre. E la fiducia dei costruttori statunitensi di case e’ salita ai massimi da oltre 20 anni a dicembre. Il petrolio a gennaio a New York e’ avanzato di 0,14 dollari, lo 0,2%, a 60,21 dollari al barile. Il Djia ha guadagnato 100,51 punti, lo 0,36%, a quota 28.235,89. L’S&P 500 ha aggiunto 22,65 punti, lo 0,71%, a quota 3.191,45. Il Nasdaq e’ avanzato di 79,35 punti, lo 0,91%, a quota 8.814,23.
Sul fronte aziendale, a beneficiare maggiormente dell’accordo sono stati i titoli del comparto tecnologico. Micron e Western Digital hanno guadagnato rispettivamente il 3,40% a 52,94 dollari e il 4,05% a 56,50 dollari dopo che gli analisti di Susquehanna International Group hanno alzato le loro stime sulla performance delle aziende. Tesla ha messo a segno un +6,45% a 381,50 dollari dopo che gli analisti di Credit Suisse credono che l’azienda guidata da Elon Musk abbia un vantaggio competitivo sulle altre case automobilistiche che vogliono costruire veicoli elettrici. Uber ha aggiunto il 5,48% a 30,05 dollari dopo che, stando alla stampa internazionale, il gruppo sta trattando la vendita di Uber Eats in India al rivale locale, Zomato. Mentre Boeing ha perso il 4,29% a 327,00 dollari dopo che il colosso aerospaziale starebbe considerando di ridurre o sospendere la produzione del 737 MAX. Il decennale Usa ha chiuso con rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – in ribasso all’1,875% dall’1,821% della seduta precedente. Sul fronte valutario, un euro comprava 1,1143 dollari (+0,20%), un dollaro acquistava 109,59 yen (+0,19%) e una sterlina veniva scambiata per 1,3341 dollari (+0,08%).