“Egregio Presidente Mattarella, le scriviamo per chiedere un Suo diretto interessamento sulla vertenza: non permetta che una lotta civile, democratica e giusta, possa subire un colpo tale da dimostrare che chi sta dalla parte dello Stato, crede nelle istituzioni e pretende il rispetto dei propri diritti in maniera civile, possa scoprire di avere torto e di venire abbandonato da chi ha giurato nelle Sue mani di difendere la Costituzione, i cittadini e il proprio Paese”. E’ quanto scrivono i lavoratori della Whirlpool di Napoli in una lettera, firmata dalle Rsu dello stabilimento di via Argine, che hanno consegnato oggi allo staff del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della visita al Rione Terra di Pozzuoli.
“In due anni – ricordano i lavoratori – tante sono state le promesse e gli impegni dei vari ministri e governi, che da Lei incaricati, si sono avvicendati sulla nostra vertenza, ma ad oggi nessuna risposta concreta e nessuna soluzione è stata prospettata e, cosa peggiore, nessuno è riuscito a ribadire che in Italia gli accordi vanno mantenuti e le istituzioni ed il Paese vanno rispettati. Siamo a pochi giorni dalla chiusura della procedura di licenziamento collettivo e il governo ancora non ci convoca, sul progetto che dice di stare predisponendo, per trovare una soluzione di respiro in grado di competere o di essere all’altezza degli accordi sottoscritti con la Whirlpool, nonostante gli impegni diretti del Presidente del Consiglio Draghi che ci ha assicurato, quando lo incontrammo in visita al carcere di S.Maria Capua Vetere, il suo interessamento diretto e un impegno ai massimi livelli del governo”. “Ci permetta Presidente – continua la lettera – di sottolineare la peculiarità in questo momento della vertenza: la Whirlpool dopo la Pandemia, a differenza di quando dichiarò di voler chiudere Napoli, è piena di lavoro e ha circa 800 interinali impegnati nelle altre sedi d’Italia; non ha onorato impegni istituzionali senza mai riuscire a spiegare industrialmente la sua scelta di spostare le lavatrici top di gamma destinate a Napoli in altri siti; non si è avvalsa delle 13 settimane Covid a costo zero per supportare eventuali scenari per uscire da una difficoltà che è dovuta alla sua scelta di delocalizzare; continuerà a chiedere supporto e agevolazioni per le altre produzioni presenti in Italia, nonostante nel momento in cui il Paese ha bisogno di ridurre l’impatto sociale e ci sono le condizioni di mercato per farlo, non receda da una scelta puramente economica e speculativa”. “Crediamo e Le chiediamo un suo intervento – concludono le Rsu – perché questo è il momento, anche a fronte del PNRR che consente di gestire fondi importanti per lo sviluppo del mezzogiorno, per far valere l’azione di governo a difesa di lavoratori che in questi due anni hanno resistito con dignità, decoro e rispetto delle istituzioni e rappresentano la parte sana della società in un territorio difficile in cui ogni insediamento produttivo, ed in particolare quello della Whirlpool, rappresenta un presidio di legalità”.