La Whirlpool ha annunciato al MISE di voler cedere il sito di Napoli nella speranza di trovare un nuovo partner con il quale mantenere aperto e attivo lo stabilimento.
L’erede di Luigi Di Maio al Ministero dello Sviluppo Economico deve provare a fare fronte, e in via definitiva, a una situazione emergenziale che va avanti da diversi mesi e che agita i lavori dello stabilimento di Napoli.
Nell’annunciare la cessione del polo, la Whirlpool ha assicurato che provvederà a mantenere invariato il numero dei dipendenti. Lo scopo è quello di convertire la fabbrica in un polo per la produzione di sistemi di refrigerazione passiva.
La notizia è stata accolta con un forte malumore tra dipendenti che sono tornati a manifestare davanti ai cancelli della struttura. I lavoratori hanno inoltre chiesto ai propri rappresentanti delle sigle sindacali di lasciare il tavolo delle trattative aperto a Roma.
Proprio i sindacati hanno risposto duramente alla Whirlpool ricordando loro gli impegni presi sia con i dipendenti che con il governo. Prima della crisi di governo, Di Maio, allora al Mise, aveva annunciato di aver raggiunto un accordo per evitare la chiusura del polo del capoluogo campano. Evidentemente le parti restano distanti e la situazione torna a farsi particolarmente tesa.