WikiLeaks ha promesso ieri una ricompensa per qualsiasi informazione trapelata dalla Casa Bianca prima della partenza del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, mentre il suo fondatore Julian Assange ha ribadito che la Russia non è dietro lo scandalo delel email di Hillary Clinton. “Avviso agli amministratori informatici: non lasciate che la Casa Bianca distrugga di nuovo la storia degli Stati Uniti! Copiate (i documenti) ora e inviateli a WikiLeaks quando volete!” si legge in un tweet dell’organizzazione specializzata nella rivelazione di documenti segreti.
“Offriamo una ricompensa di 20.000 dollari per informazioni che portino all’arresto o all’inserimento nella lista nera di qualsiasi agente dell’amministrazione Obama che abbia distrutto dossier importanti”, aggiunge WikiLeaks. Da parte sua, Julian Assange ha rilasciato una lunga intervista all’emittente televisiva americana Fox dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove si è rifugiatio nel 2012. Assange si è nuovamente rifiutare di rivelare la fonte dello scandalo dlele email di Hillary Clinton, ribadendo però che “non si tratta del governo russo”. In ogni caso, ha aggiunto, è “impossibile dire” se questo scandalo abbia favorito l’elezionedi Donald Trump alla Casa Bianca.