Il conto alla rovescia è iniziato. Scadrà il 21 aprile 2020 alle 17 (ora di New York) l’offerta di pubblica acquisto lanciata il 2 marzo da Xerox su tutte le azioni in circolazione di HP alla borsa di New York. Dopo mesi di botta e risposta, l’azienda guidata da John Visentin ha dato seguito all’intenzione di acquisire la società di Palo Alto. L’offerta ha un valore di 24 dollari per azione, costituita da 18,40 dollari in contanti e 0,149 azioni Xerox per ogni condivisione HP: in totale si tratta di un’offerta da 27 miliardi di dollari. Immediata la reazione del Consiglio di amministrazione di HP che consiglia agli azionisti della società “di non agire in attesa della revisione e della valutazione dell’offerta da parte del Consiglio”. Il cda di HP si impegna inoltre a informare i suoi azionisti della posizione presa entro dieci giorni lavorativi “mettendo a disposizione una dichiarazione di sollecitazione/raccomandazione nell’Allegato 14D-9, da presentare alla US Securities and Exchange Commission e pubblicata sul sito web di HP”.

Gli impegni finanziari vincolanti

«La nostra proposta offre vantaggi rispetto al consolidamento. Gli azionisti HP riceveranno 27 miliardi di dollari in contanti immediati e anticipati, pur mantenendo un significativo rialzo a lungo termine attraverso la proprietà azionaria in una società combinata con un maggiore free cash flow (il flusso di cassa disponibile per l’azienda, dato dalla differenza tra il flusso di cassa dalle attività operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso, ndr) per investire nella crescita e nel ritorno agli azionisti», ha dichiarato John Visentin, vicepresidente e amministratore delegato di Xerox Holdings Corporation. L’offerta scadrà il 21 aprile, a meno che – comunica l’azienda – la stessa non venga estesa. Il finanziamento a sostegno dell’operazione conta su MUFG, PNC, Credit Agricole, Truist e Sun Trust Robinson Humphrey, oltre che sugli istituti che hanno confermato i loro impegni finanziari vincolanti (che non sono soggetti ad alcuna condizione di due diligence) sin dalla prima ora, e quindi Citi, Mizuho e Bank of America. Da parte sua, HP si avvale delle consulenze finanziarie di Goldman Sachs & Co. LLC e Guggenheim Securities LLC, e Wachtell, Lipton, Rosen & Katz per la consulenza legale.

I passaggi fondamentali della vicenda

La tempesta Xerox-HP comincia a inizio novembre, quando il Wall Street Journal diffonde la notizia della possibile acquisizione di HP da parte di Xerox. HP conferma di aver effettivamente ricevuto un’offerta di acquisizione, il cui valore di mercato si aggira sui 33 miliardi di dollari, ma bisogna aspettare il 17 novembre quando, con una lettera indirizzata a John Visentin a firma di Enrique Lores e Chip Bergh, “il Consiglio di amministrazione HP rifiuta all’unanimità la proposta non richiesta di Xerox”. Le motivazioni: offerta insufficiente e l’operazione non sarebbe nel miglior interesse degli azionisti della società. L’offerta era così composta: 22 dollari ad azione, per il 77% in cash e il 23% in azioni (equivalente di 17 dollari in contanti e 0,137 azioni Xerox per ogni azione HP). L’offerta è giunta all’indomani della vendita del 25% di Fuji da parte di Xerox al suo partner giapponese (a 57 anni dalla creazione di questa joint venture) per 2,3 miliardi di dollari e arrivando alla risoluzione di una causa da oltre 1 miliardo di dollari intentata contro Xerox da Fujifilm.

L’Opa

Dopo il primo rifiuto, Xerox lancia il suo ultimatum: un’offerta pubblica di acquisto (Opa) ostile sulla società se non verrà riconsiderata la possibilità di una trattativa amichevole. Alla minaccia di Opa ostile Lores e Bergh rispondono con un altro secco rifiuto, e con una stoccata a proposito della faccenda FujiXerox: «Temiamo che l’uscita abbia lasciato un considerevole buco strategico nel portfolio di Xerox». A questa comunicazione Xerox risponde dunque con l’annuncio dell’Opa ostile: Xerox rivolge la sua offerta agli azionisti di HP che decideranno, entro un limite prestabilito di tempo, se accettare oppure no l’offerta. Scaduto il termine temporale, la società che ha lanciato l’Opa valuta se è riuscita a raggiungere un risultato positivo e stabilisce se procedere con l’acquisto effettivo delle quote. A fine gennaio Xerox ha manifestato l’intenzione di nominare 11 candidati che vadano a sostituire gli attuali membri del Consiglio di amministrazione di HP nel corso dell’edizione 2020 dell’assemblea annuale degli azionisti, la cui data non è ancora stata fissata.