Aumenta il rischio terrorismo nello Yemen. La Gran Bretagna corre ai ripari e dopo aver evacuato il personale dell’ambasciata a Sanaa, ha anche diramato il più alto livello di allarme possibile a tutte le navi che transitano a largo dello stato arabo. Il timore è che come sulla terra i terroristi di al Qaeda nella Penisola Arabica possano colpire interessi occidentali anche in mare. Neil Roberts, assicuratore del Lloyd’s di Londra ha spiegato che si tratta di un allerta di “livello tre” che secondo le regole dell’International Ship and Port Facility Security (ISPS) rappresenta un evento “eccezionale” che suggerisce “un probabile o imminente rischio” di attentato. Il più triste precedente avvenne nel porto yemenita di Aden il 12 ottobre del 2000 (quasi un anno prima dell’11 settembre) quando al Qaeda, all’epoca organizzazione terroristica conosciuta solo dagli ‘addetti ai lavori’, riuscì con un barchino imbottito di esplosivo guidato da due kamikaze, a farsi saltare contro il cacciatorpedinier Usa, Uss Cole, uccidendo 17 marinai e mettendo ko la nave.
Farnesina: rischio sequestro per cittadini italiani. A rischio anche i cittadini italiani. Nel “warning” diffuso dalla Farnesina sul sito viaggiaresicuri.it, si legge: “La minaccia terroristica in Yemen è molto diffusa e informazioni recenti, ritenute attendibili, riportano un rischio particolarmente alto di sequestri per i cittadini italiani”. Secondo il ministero degli Esteri, “esiste l’elevatissimo rischio di attentati contro strutture governative e obiettivi occidentali, come pure di rapimenti e azioni ostili ai danni di cittadini stranieri, in specie occidentali”.