Non ha precedenti il gesto compiuto da alcune donne Sanaa che, per protestare contro il presidente Saleh, hanno bruciato il velo tradizionale in piazza.
”Saleh il macellaio, uccide le donne e ne va fiero”, ”Le donne non hanno valore agli occhi di Saleh”, recitavano i due striscioni sorretti dalle manifestanti che hanno creato un enorme mucchio di veli e poi gli hanno dato fuoco, un gesto altamente simbolico in un Paese in cui le donne indossano il velo per coprire il capo e, in alcuni casi, il volto.
”Non staremo in silenzio e ci difenderemo da sole se i nostri uomini non possono difenderci”, ha detto l’attivista Ruqaiah Nasser. ”Le tribù devono capire che non saranno rispettate dalle donne yemenite se non reagiscono quando le loro donne vengono attaccate dal regime di Saleh”.
Oltre 60 donne sono state prese di mira dal governo nel solo mese di ottobre, ha denunciato Nasser. Le forze pro governative hanno compiuto raid nelle case e in alcuni casi ucciso bambini, ha aggiunto precisando che il silenzio su questi fatti dei leader delle tribù è una ”vergogna”.