Una rete citofonica, lunga un chilometro e mezzo, per impartire ordini ai suoi uomini e non essere scoperto dalle forze dell’ordine. Era questo lo stratagemma utilizzato da Michele Zagaria, il capo di Gomorra, per comunicare con il mondo esterno dal suo bunker. Uno stratagemma tecnologico che gli ha permesso di farla franca durante gli anni della sua latitanza. Il sistema è stato scoperto dalla polizia nella casa di Casapesenna, dove è stato arrestato nove giorni fa il boss della camorra casalese. Un escamotage sicuro a prova di intercettazioni. Gli uomini delle forze dell’ordine, ogni giorno fanno nuove scoperte nel bunker del capo di Gamorra. Il citofono partiva dalla villetta di Vincenzo Inquieto dove è stato arrestato Zagaria ed era collegato ad un altro citofono situato ad oltre un chilometro di distanza in un deposito, sempre di proprietà di Vincenzo Inquieto, situato in via De Gasperi.
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