“La montagna che tanto amavano, e conoscevano, si è portata via altri tre volontari del Soccorso Alpino. Una tragedia che ha scosso i cuori di tutti i veneti, perché tutti i veneti sanno chi sono e quanto fanno questi ragazzi per la sicurezza e la salvezza di chiunque frequenta la montagna. Questa volta è toccato a loro andare incontro ad un tragico destino, che li attendeva sulla parete del Cridola. Il primo pensiero va alle loro famiglie, alle quali rivolgo il più profondo cordoglio di tutto il Veneto e alle quali assicuro che non saranno lasciate sole”.
Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, esprimendo il proprio dolore e sgomento per la tragedia che ha portato alla morte di tre uomini del soccorso alpino di Belluno.
“Andrea Zanon, Maudi De March e David Cecchin – aggiunge Zaia – erano tre ragazzi del popolo della montagna, una società civile portatrice di esemplari valori di solidarietà ed altruismo che, proprio sulle montagne e nella lotta ai pericoli che a volte esse determinano, trovano la loro massima espressione. Tre lavoratori del popolo, che dedicavano il loro tempo libero alle amate rocce e centinaia, migliaia di ore di puro volontariato all’assistenza a chi su quelle montagne si trova in difficoltà. I loro nomi si aggiungono – conclude Zaia – ad una purtroppo lunga lista di ragazzi che hanno immolato la loro vita al servizio del prossimo e, come quelli di chi li ha preceduti in cielo, rimarranno sempre nei nostri cuori e nella memoria di quello stesso popolo che li ha generati e formati.