“Berlusconi è ineleggibile, in quanto concessionario. Lo prevede la legge italiana”. Toni accesi del presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, che nel corso di un’intervista ad ‘Avvenire’, sferra un duro colpo al Cavaliere: “E’ ridicolo che l’ineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui”, ribadisce Zanda, suscitando l’ira del Pdl che replica: “così si ‘mina’ il governo Letta”. Ma il presidente dei senatori del Pd, sembra non perdonare all’ex premier anche la velleità di puntare alla nomina di senatore a vita: “In sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come l’ha condotta Berlusconi. Non credo che debba aggiungere altro”. Ed in merito alla requisitoria di Ilda Boccassini e sulla richiesta di interdizione perpetua avverte: “Tortora si è dimesso da parlamentare europeo per accettare il processo; Andreotti è stato presente a tutte le udienze. Berlusconi, invece, ha scelto di usare (e io direi in maniera spesso inopportuna) il legittimo impedimento. Io preferisco, senza nessun tentennamento, il comportamento dei primi due”. Poi conclude con un appello all’ex premier, affinché non sia di intralcio alle decisioni del Governo: “Berlusconi – dice Zanda – ha la responsabilità della qualità delle scelte del Parlamento. Non faccia pesare i suoi problemi personali sulle decisioni di Camera e Senato. Pensi al Paese”.
Schifani: “Intervista Zanda non facilita Governo Letta”. “L’intervista del presidente Zanda su ‘Avvenire’ non facilita il compito del governo Letta, avverte il presidente dei senatori dl, Renato Schifani. Spiace che il capogruppo del Partito Democratico torni a ribadire, dopo averlo già fatto a inizio legislatura, la sua opinione personale sull’ineleggibilità del presidente Berlusconi, contraddicendo i pronunciamenti più volte espressi dalla competente giunta parlamentare in materia. Ma ancor di più resto sorpreso di fronte alla sua volontà di giudicare la vita altrui in maniera così superficiale, esprimendo una valutazione morale francamente inopportuna. In spregio per di più alla decisione di 10 milioni di italiani, che ritengono il presidente Berlusconi degno di un vastissimo consenso. Così facendo, spiace constatarlo, non si aiuta il processo di pacificazione in atto e si rischia di porre dei paletti invalicabili alla riuscita dell’esecutivo”.
Cicchitto: “Da Zanda inutile provocazione”. Della stessa opinione anche l’esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto, che definisce quella di Zanda un inutile provocazione. Riferendosi al presidente dei senatori del Pd, Cicchitto ribadisce: “ Evidentemente con una mano appicca il fuoco e con l’altra fa finta di usare l’estintore. Solo in Italia si può sostenere che è ineleggibile chi si e’ presentato a tutte le elezioni dal 1994 ai giorni nostri e nel quale si riconoscono alcuni milioni di italiani che lo votano. Quanto allo stile di vita, dio ci guardi dai moralisti a comando: dei tartufi si è già occupato Moliere”.
Bernini: “Così si mina il Governo”. “Le affermazioni del senatore Zanda riguardo fra l’altro all’ineleggibilità di Silvio Berlusconi e ai criteri di nomina dei senatori a vita sono altrettante mine sul terreno politico in cui agisce il governo Letta”. Lo ha dichiarato Anna Maria Bernini, senatrice e portavoce vicario del Pdl. “Sulla ineleggibilità , aggiunge Bernini il Presidente dei senatori del Pd non può ignorare che il Parlamento si è più volte pronunciato nel senso della non applicabilità del disposto, parere peraltro ampiamente confermato da insigni costituzionalisti”.