ZES UNICA ESORDIO SENZA RISORSE

In questi giorni monta la polemica sulla percentuale di credito d’imposta per la Zes (Zona Economica Speciale) Unica del Mezzogiorno dopo che circa 16.064 imprese hanno prenotato il credito di imposta, nella finestra tra il 12 giugno e il 12 di luglio, per un ammontare di 9,45 miliardi di euro a fronte di 1,8 miliardi disponibili.

Ciò significa che, a detta dell’Agenzia delle Entrate, la percentuale di credito d’imposta disponibile scende “dal 60% al 17,6668%”.

Questa la prima conseguenza di scelte fatte dal Governo che ha unificato le otto aree meridionali ed esteso il credito a tutto il territorio snaturando la vera natura della Zes destinata ad aree retroportuali e ad alta densità industriale.

In attesa di nuovi provvedimenti rimane l’amarezza nel constatare come 16.064 imprese del Sud, che nonostante la complessità della burocrazia, la difficoltà di accesso al credito e una situazione internazionale estremamente complessa, hanno trovato il coraggio di fare importanti investimenti.

È difficile convincere gli imprenditori a fare investimenti senza certezze e prospettive nel nostro Paese. È difficile far rimanere i nostri imprenditori in Italia, soprattutto al Sud nonostante le numerose eccellenze che tutto il mondo ci invidia.

La speranza è che il Governo abbia compreso ciò che è accaduto realmente ed al netto di tutte le interessanti strategie illustrate in questi giorni per giustificare la Zes Unica, trovi concretamente le risorse necessarie ad attuare in tempi brevi gli essenziali progetti a sostegno del Meridione.

Non dimentichiamo l’importanza del Meridione che, collocandosi nel cuore del Mediterraneo, è un importante sponda fra l’Europa e il Nord Africa, attraversato dal 20% del traffico marittimo mondiale.

Il PD, come tutte le forze di sinistra, ha il dovere di difendere chi ha la volontà e il coraggio di investire.

Il Pd non chiede elemosine per il Sud, ma chiede chiarezza e concretezza riguardo le iniziative messe in essere dal Governo a sostegno del sistema produttivo.

Il Pd chiede che il Governo faccia una attenta ricognizione dei fondi disponibili per lo sviluppo economico della nostra Nazione, senza distinzioni geografiche, e renda palese le strategie precisando i tempi e i modi di attuazione.

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