A fumigation brigade sprays an area of Chacabuco Park in a Aedes mosquito control effort, in Buenos Aires, Argentina, Wednesday, Jan. 27, 2016. Zika virus is spread by the same Aedes mosquito as dengue fever and chikunguya. The U.S. Centers for Disease Control says researchers have found strong evidence of a possible link between Zika and a surge of birth defects in Brazil. (ANSA/AP Photo/Natacha Pisarenko)

Zika: ‘Oms dichiara l’emergenza internazionale’

Il virus Zika è ora una ‘Emergenza Internazionale di Salute Pubblica’ come  deciso dal comitato di esperti convocato dall’Oms, che ha dato l’annuncio durante una conferenza stampa a Ginevra: ‘Serve uno sforzo internazionale contro il virus’, ha affermato il direttore generale Margaret Chan. Gli esperti sono stati d’accordo nell’affermare che la relazione causale tra l’infezione da virus Zika in gravidanza e la microcefalia è ‘fortemente sospetta’, anche se non è ancora scientificamente provata. Il comitato non ritiene che al momento ci siano le condizioni per chiedere restrizioni nei viaggi o nei commerci per prevenire la diffusione del virus.  Ha ricordato David Heymann, a capo della commissione dell’Oms che ha preso la decisione, che lo Zika virus da solo non sarebbe stato definito un’emergenza perchè per quanto ne sappiamo non causa condizioni cliniche gravi. E’ solo per questo possibile legame con la microcefalia che abbiamo deciso di dichiararla emergenza internazionale, ma non sappiamo quanto ci vorrà per trovare il link. Heymann ha ricordato che al momento solo per le donne in gravidanza sono sconsigliati i viaggi nei paesi colpiti. Emergenze simili erano state dichiarate prima, ad esempio, per la pandemia dell’influenza suina del 2009, e nell’agosto del 2014, nei confronti di Ebola. In questi casi si ritiene che ci si trovi di fronte a rischio per la salute pubblica e con implicazioni che vanno al di là delle frontiere nazionali dello Stato interessato. L’emergenza internazionale viene dichiarata da un comitato che offre le indicazioni sulle misure da raccomandare agli stati per prevenire o ridurre la diffusione internazionale della malattia. Fra gli esperti del comitato di emergenza, ne viene nominato almeno uno per ogni paese nel cui territorio si è sviluppata l’epidemia. Jeremy Farrar, capo del Wellcome Trust, una Fondazione britannica di ricerca biomedica, ha spiegato che per molti versi lo scoppio Zika è peggiore dell’epidemia di Ebola del 2014-15. La maggior parte dei vettori del virus sono asintomatici. È un’infezione silenziosa che colpisce un gruppo di persone altamente vulnerabili, che sono le donne incinte e che è associato con un risultato orribile per loro bambini. Ad allarmare l’Italia, il fatto che la zanzara tigre, la Aedes albopictus, comparsa in Italia nel 1990, con l’epidemia del virus Zika nelle America, diventa sempre di più una sorvegliata speciale, considerato che potrebbe diventare il veicolo per la formazione di focolai anche nel nostro paese. E proprio il nostro paese è quello che l’insetto predilige in Europa.

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